Come si calcola le espressioni con frazioni e potenze?
Come si calcola le espressioni con frazioni e potenze?
Anche in queste espressioni ci sono delle precedenze da rispettare:
- prima si eseguono le operazioni dentro le parentesi (tonde, quadre e graffe),
- poi si eseguono le potenze,
- poi moltiplicazioni e divisioni da sinistra a destra e.
- poi addizioni e sottrazioni da sinistra a destra.
Come si fanno le espressioni applicando la proprietà delle potenze?
Controlla se puoi applicare le proprietà delle potenze, quindi trova il risultato delle potenze e poi ricordati sempre: prima i puntini e poi i trattini, cioè prima moltiplicazioni e divisioni e poi addizioni e sottrazioni!
Come si risolve la potenza?
In pratica la base è il numero che dovrà essere moltiplicato per se stesso tante volte quante quelle indicate dall’esponente. Se la base è 2 e l’esponente è 3, significa che dobbiamo moltiplicare il 2, per se stesso, tre volte, cioè: 2 x 2 x 2 che dà come risultato 8.
Quali sono le proprietà delle espressioni?
la proprietà commutativa: se cambiamo l’ordine dei fattori, il prodotto non cambia. la proprietà associativa: se sostituiamo a due numeri il loro prodotto, il risultato non cambia.
Come trasformare i numeri in potenza?
Proviamo allora a scrivere un numero molto grande, come ad esempio 14.000.000, sotto forma di potenza. 14.000.000 equivale a 14 per 1.000.000; a sua volta 1.000.000 è uguale a 10^6. Si potrà quindi dire che 14.000.000 equivale a scrivere 14 x 10^6.
Come si calcolano le proprietà delle potenze?
Vediamo, di seguito, quali sono le PROPRIETA’ DELLE POTENZE. Il prodotto di due o più potenze aventi la stessa base è una potenza della stessa base con esponente uguale alla somma degli esponenti. Esempio: (3)2 x (3)3 = (9) x (27) = 243.
Come si fa il minimo comune multiplo con le frazioni?
1) Si prendono i denominatori e si scompongono in fattori primi. 2) Da tali scomposizioni si prendono i fattori comuni e non comuni, una sola volta e col massimo esponente. 3) Il prodotto fra questi fattori è proprio il nostro minimo comun denominatore, cioè il minimo comune multiplo dei denominatori.